Nuovi ristori fino a 150 mila euro, stop rata Imu e tutte le novità del nuovo Decreto Ristori del 28 Ottobre e dei suoi contributi, per far fronte alle misure limitative imposte dai nuovi DPCM.
E’ stato pubblicato lo scorso 28 ottobre in Gazzetta Ufficiale il DL 137/2020, il Decreto Ristori, che prevede un piano di aiuti ulteriori a fondo perduto, al fine di riuscir a sostenere gli operatori dei settori economici, colpiti dalle nuove restrizioni per lotta alla pandemia.
Infatti con l’introduzione dei nuovi DPCM, e dell’ultimo in vigore che comprende coprifuoco e limitazione oraria delle aperture dei ristoratori, bar e quant’altro, va a decimare definitivamente tutti i sacrifici fatti finora, sotto il profilo economico.Ecco quindi un nuovo contributo a fondo perduto per queste categorie, in completa crisi economica.
Non solo nuovi ristori, ma come precedentemente sottolineavamo saranno previste molte tipologie di aiuti, come: nuova indennità Covid una tantum per stagionali, nuovo Reddito di emergenza, stop seconda rata Imu, bonus affitti commerciali.
Il quale, nella notte tra il 28 ed il 29 il presidente Mattarella ha firmato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Decreto Ristori 2020: A quanto ammonta e a chi è rivolto?
Il Decreto Ristori è un provvedimento che va a toccare un’ampia area economica, andando ad aiutare molte categorie in difficoltà.
Parliamo delle piccole e medie imprese, fino alle famiglie in stato di bisogno, un totale del contributo di 5-6 miliardi di euro stanziati, dei quali 3 andranno a coprire le categorie dei ristoratori, e per quelle attività chiuse a causa delle ultime restrizioni.
L’annuncio delle nuove restrizioni in vigore con l’ultimo Dpcm 24 ottobre, era infatti andato di pari passo con la rassicurazione del premier Conte sull’arrivo di altri aiuti a favore di imprese e famiglie in difficoltà, per far fronte a un novembre di fuoco.
Aiuti approvati con questo Decreto, che sarà operativo subito, con i primi contributi a fondo perduto che arriveranno entro metà novembre, e gli altri entro metà dicembre.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm 24 ottobre, in vigore fino al 24 novembre, Conte aveva infatti annunciato che i fondi per ulteriori contributi a fondo perduto per imprese e attività commerciali e della ristorazione ci sono già, e che saranno erogati direttamente sul conto corrente dell’esercente da parte dell’Agenzia delle entrate.
Così come sarà rinnovato il Reddito di emergenza (scaduto il 15 ottobre). Da come appena visto, il Governo al fine di una rapida erogazione degli aiuti, ha voluto mantenere quel parametro di base per il conteggio e per l’ammontare delle somme da destinare ad ogni categoria ed infine impresa o famiglia.
Le percentuali, sempre contenute nell’allegato 1 del decreto, differiscono a seconda dell’attività esercitata in ragione del presumibile maggiore o minore danno derivante dalle misure restrittive introdotte con il D.P.C.M. 24 ottobre 2020 per contenere la diffusione dell’epidemia “Covid-19”.
Attenzione Esempio: ipotizzando che un bar (codice Ateco 56.30.00) avesse avuto diritto al contributo a fondo perduto di cui al DL 34/2020 pari a 3.000 euro, avrà ora diritto a 4.500 euro pari all’importo precedente per 150%, ossia la percentuale indicata dall’Allegato 1 del DL137/2020 prevista per le attività di “Bar e altri esercizi simili senza cucina”; se fossimo invece in presenza di un esercente attività di ristorante, il contributo salirebbe ad euro 6.000, in quanto la percentuale per “Ristorazione con somministrazione (cod. Ateco 56.10.11)” è pari al 200%.
Decreto Ristori 2020: Contributi fino al 200%
I contributi, come annunciato dal premier Conte e dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, arriveranno in due momenti diversi:
- Entro il 15 novembreper chi ne abbia usufruito in precedenza. In questo caso sarà pagato in automatico, senza fare domanda,
- Entro metà dicembreper chi faccia domanda per la prima volta.
I pagamenti saranno più rapidi, perché l’erogazione è stata affidata all’Agenzia delle entrate, che verserà le somme spettanti direttamente sul conto corrente bancario dell’esercente beneficiario.
I ristori a fondo perduto “arriveranno sul conto con bonifico dell’agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri”, ha rassicurato Conte durante la conferenza stampa.
Sugli importi dei nuovi contributi a fondo perduto ci sono alcune novità. Si arriverà a ristori fino al 200% di quanto già ottenuto con la precedente domanda di contributo a fondo perduto.
- Sono 53 le categorie individuateattraverso i codici Atecoche otterranno i nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto ristori: secondo quanto si legge nel testo bollinato, si confermano indennizzi del 400% per le discoteche.
- Entrano anche Taxie Ncc che avranno un indennizzo al 100% di quanto già ricevuto con la prima edizione dei ristori del decreto Rilancio.
Sono 38, invece, le categorie avranno un contributo del 200%, dai ristoranti a piscine e palestre. Per bar e pasticcerie, ma anche per alberghi, villaggi turistici, ostelli, rifugi, i ristori saranno al 150%.